domenica 9 febbraio 2014

L'amicizia sta morendo.

Premetto che quello che leggerete non dovrebbe essere preso troppo seriamente, poiché sono solo riflessioni e pensieri scritti durante momenti di noia in classe, tipo flusso di pensiero, un pò come quando si cerca di dormire e invece si passa da un argomento all'altro nella testa spaziando da riflessioni sulla vita a cosa abbiamo mangiato l'altro giorno dalla nonna. Poiché flusso di pensiero a volte vi saranno brevi frasi che non centrano nulla con quello di cui si sta parlando e spesso andrò fuori Topic e ci saranno ripetizioni e pensieri contrastanti tra loro. Inoltre mi farebbe molto piacere ricevere critiche costruttive e correzioni sulla forma e sulla struttura delle frasi. (FINE DELLA PREMESSA)

Il valore dell'amicizia con l'avanzare della tecnologia e del fenomeno web è sempre di più in declino, già provato dalla crisi dei valori che caratterizza il 3° millennio. Ormai ognuno fa il proprio interesse, e pensando solo a se stesso sfrutta l'amicizia e gli "amici" come un mezzo da usare e calpestare a convenienza.

I rapporti virtuali stanno prendendo e hanno preso il posto al contatto fisico privandoci delle piccole gioie della vita. Il contatto intraspecifico si è estinto.
Avendo esclusivamente o comunque in maggioranza contatti virtuali è tutto falso e non si assapora più la gioia di passare del tempo insieme agli altri solo per il gusto di volersi bene ed essere amici. C'è bisogno di avere più contatto fisico e di parlare meno in chat e più dal vivo, dicendosi le cose in faccia e non nascondendosi dietro un monitor per paura delle reazioni delle persone.

La società non può essere definita più tale poiché la collaborazione non è più al centro di essa trasformandosi in società industrializzata in cui l'uomo è stato sostituito dalla macchina e si è perso il concetto di comunità poiché ognuno si è rinchiuso in se stesso e pensa solo ai propri interessi, creando individualismo e portando quindi a non dare più valore all'amicizia ma favorendo l'isolamento.

La vita è troppo appesantita dalla tecnologia e solo semplificandola si può sperare in un ritorno ai valori e all'amicizia come centro della vita. Tutto gira intorno ai rapporti umani, sin dall'antichità in cui l'uomo era ugualmente felice senza avere bisogno di tutti questi beni di consumo che in realtà non fanno altro che consumarci. Non si parla più di società di consumatori ma di società di consumati. Senza i rapporti umani la felicità dettata dai beni di consumo non può che essere effimera e in realtà basterebbe poco, come passare del tempo con le persone di cui ti fidi per ottenere quella vera e duratura che ti riscalda il cuore e ti da un motivo per vivere al massimo.

Nonostante tutto le amicizie virtuali permettono di rimanere in contatto con persone fisicamente distanti e irraggiungibili. Però col passare del tempo queste amicizie nate inizialmente col contatto fisico, nella maggior parte di casi (si sto facendo il qualunquista), si vanno via via disperdendo finendo col diventare "false" poiché prive dello scambio di emozioni e sentimenti che si può ottenere solo stando faccia a faccia e condividendo dei momenti insieme. Queste amicizie false, o d'apparenza, dominano questa epoca succube dei social network e della ricerca costante dei "like" per appagare il proprio misero io; misero in quanto gioire nel ricevere complimenti da sconosciuti per una foto in cui sei mezza nuda non fa che di te una persona squallida e mediocre.
Ho scritto nella maggior parte dei casi poiché come per tutte le cose vi sono l'eccezioni in cui si riesce lo stesso a coltivare una vera amicizia nonostante la distanza e contattandosi unicamente via web o cellulare; ma sono casi rari e generalmente non si tratta di amicizia tra 2 teenager in cerca di "like" ma tra persone mentalmente e anagraficamente più grandi che non sono nate con internet e quindi riescono a rimanere distaccate e al tempo stesso legate affettivamente da un corrispondenza virtuale.

E proprio come un flusso di pensieri che viene interrotto dal momento in cui si crolla dal sonno così io interromperò questo articolo, ovvero con due frasi che centrano ancora di meno col topic di partenza ma che fanno figo:

Ormai il 1984 è sempre più vicino. Orwell aveva ragione.

Quest'epoca è il Secondo Medioevo, in cui ogni valore vero è stato messo al bando.


P.s. Ci tenevo a farvi presente che a volte sono stato troppo estremista di proposito e quello che ho scritto non rappresenta quello che penso, poiché io in genere sono convinto che la verità si trovi nel mezzo e questa volta mi sono voluto divertire prendendo la parte di un estremo(in particolare quando parlo della tecnologia e dell'amicizie virtuali).

-Tauro.