sabato 7 ottobre 2017

Invisibile

Ciao, mi chiamo Mario.
Se sparissi il mondo non se ne accorgerebbe, e non parlo per retorica, non siamo in uno stupido film per adolescenti depressi. E' semplicemente che sono invisibile alla gente, a tal punto che una volta presentato scordano il mio nome quasi istantaneamente.
Sarà che non ho segni riconoscibili, gusti raffinati, sport in cui spicco, hobbies preferiti. Non ho neanche un genere musicale che adori in particolare, per non parlare di libri e film. Ma ehi, io esisto, anzi sopravvivo lo stesso, giorno dopo giorno, senza un senso. Né una direzione.
Si può quasi affermare che io vaghi per il mondo, mi aggiri inosservato agli occhi dei più, bazzichi da un interesse all'altro senza portarlo avanti molto e mi accingo così a morire, non avendo costruito legami, tanto meno accumulato ricchezze. Anche perché se non puoi condividerle, finire in una tomba placcata in oro o in decomposizione sotto un ponte non fa poi tanta differenza.
Ho 35 anni, lavoro come guardiano di un cimitero poco fuori dalla città in cui abito, il cui nome non ha importanza, e sto iniziando a pensare che ci sia qualcosa di strano in questo mio perenne passare inosservato. Ho sempre creduto che fosse esclusivamente colpa del mio carattere e del mio aspetto, ma il non ricordare il volto dei miei genitori, o di parenti vari, mi ha fatto nascere strane idee ultimamente. Ho letto su un libro di mitologia giapponese che esiste un essere in grado di impossessarsi del corpo delle persone, ed ha appunto la capacità di essere invisibile. Mi domando se per caso dopo aver preso il corpo di un estraneo, io abbia perso in qualche modo la memoria e sia costretto così in questo limbo, non riuscendo a ricordare come si faccia a tornare nella mia forma originale.

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