venerdì 25 marzo 2016

Pensieri di un Riccio N°3

Trovo molto triste quando un gatto crescendo, e di conseguenza diventando adulto, smette di "giocare". Mi sembra un po' la parabola dei nostri giorni, dove una qualsiasi persona inserita nella società ne è condizionata, e quindi crescendo si sente in dovere di abbandonare il divertimento e la fantasia dell'essere bambino per passare alla serietà e al pragmatismo tipico della vita adulta.
Chi invece riesce a rimanere incontaminato, continuando a coltivare dentro di sé divertimento e fantasia, non avrà subito repressioni e sarà comunque più libero, come quei gatti vecchi, grassi e grossi che nel tentativo di prendere una pallina non si rendono conto di apparire ridicoli, cadendo più volte, ma anzi se ne fregano.

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